Authentic Relating

“Il mondo è perfetto cosí com’é, incluso il mio desiderio di cambiarlo.”

-Ram Dass

Authentic Relating (letteralmente “relazionarsi autentico”) è il nome di un’innovativa pratica che ci offre un insieme di strumenti e abilità per attivare ed espandere le nostre capacità relazionali e di comunicazione, nonché per infondere connessione e fiducia in ogni relazione. Tali strumenti sono potenti quanto versatili, facili da imparare e applicare alla vita di ogni giorno, con chiunque incontriamo.

L’Authentic Relating ci offre anche una mappa per navigare il conflitto, che in questo contesto non viene inteso come un ostacolo, un problema da risolvere o evitare, ma come un’opportunità di creare maggiore connessione nella relazione, maggior empatia tra gli individui.

Le radici di questo approccio affondano nel prezioso lavoro di Carl Rogers (psicologo e fondatore della terapia non direttiva) e nel movimento umanista degli anni sessanta che, dagli Stati Uniti, ha visto la diffusione di discipline incentrate sul benessere e l’espressione autentica (come per esempio la Mindfulness, l’Approccio Integrale e la Comunicazione Empatica).

Nella pratica dell’Authentic Relating rallentiamo il ritmo, solitamente veloce, dell’interazione “moderna”, creando uno spazio di ascolto profondo e comprensione reciproca; riveliamo la nostra esperienza e la portiamo in connessione con quella dell’altro, tessendo cosí una più vera ed autentica esperienza umana.

Molti di noi sono impegnati nel costante sforzo di mettere in risalto alcuni aspetti di sè e tenerne altri ben nascosti: questo alla lunga produce sofferenza ed esaurimento energetico.

Le radici di questo approccio affondano nel prezioso lavoro di Carl Rogers (psicologo e fondatore della terapia non direttiva) e nel movimento umanista degli anni sessanta che, dagli Stati Uniti, ha visto la diffusione di discipline incentrate sul benessere e l’espressione autentica (come la Mindfulness, la Comunicazione Empatica, l’Approccio Integrale…)

Nella pratica dell’Authentic Relating rallentiamo il ritmo, solitamente veloce, dell’interazione “moderna”, creando uno spazio di ascolto profondo e comprensione reciproca; riveliamo la nostra esperienza e la portiamo in connessione con quella dell’altro, tessendo cosí una più vera ed autentica esperienza umana.

L’Authentic Relating guida le persone verso un senso di “interezza”, dove tutte le sensazioni fisiche, le emozioni e i pensieri sono integrati in un’espressione unificata di consapevolezza.

La maggior parte di noi é condizionata a prioritarizzare la propria esperienza a discapito di quella degli altri, o quella degli altri a discapito della propria; l’AR armonizza questo disequilibrio e crea un centro di gravitá che vive nello spazio tra le persone, dove la maggior vitalitá e intimitá possono essere percepite e condivise.

Questa è una pratica che vive nel corpo. Non é un esercizio cognitivo. É più un modo di essere, che qualcosa “da fare”. É un chiamare ad appello ogni parte di noi affinchè possa essere conosciuta, accolta ed onorata.

È un ri-connettersi ad una versione di noi innocente e ad una dimensione naturalmente curiosa ed espressiva, nella quale possiamo trovare calma, forza, prospettiva e anche guarigione.

Vecchie ferite possono sanarsi, sistemi nervosi reattivi calmarsi, e noi possiamo essere visti profondamente e accolti per chi siamo (anche negli aspetti più oscuri, nascosti o spaventosi).

L’AR si focalizza sul qui e ora, invitandoci a disfarci dei “copioni” a cui spesso ci affidiamo per navigare le interazioni sociali, poiché è proprio nel mistero del qui e ora che si trova l’intimità più profonda, quando non sappiamo dove siamo diretti e cosa scopriremo lungo la strada. In una conversazione autentica che vive nel presente, lasciamo andare lo sforzo di programmare la nostra prossima risposta o domanda. Apriamo i sensi, ascoltiamo profondamente, lasciandoci toccare dall’altro e consentendo alla vitalitá dell’ignoto di essere la nostra fonte di ispirazione.

Questa è una pratica che vive nel corpo. Non é un esercizio cognitivo. É più un modo di essere, che qualcosa “da fare”. É un chiamare ad appello ogni parte di noi affinchè possa essere conosciuta, accolta ed onorata.

È un ri-connettersi ad una versione di noi innocente e ad una dimensione naturalmente curiosa ed espressiva, nella quale possiamo trovare calma, forza, prospettiva e anche guarigione.

Vecchie ferite possono sanarsi, sistemi nervosi reattivi calmarsi, e noi possiamo essere visti profondamente e accolti per chi siamo (anche negli aspetti più oscuri, nascosti o spaventosi).

L’AR si focalizza sul qui e ora, invitandoci a disfarci dei “copioni” a cui spesso ci affidiamo per navigare le interazioni sociali, poiché è proprio nel mistero del qui e ora che si trova l’intimità più profonda, quando non sappiamo dove siamo diretti e cosa scopriremo lungo la strada. In una conversazione autentica che vive nel presente, lasciamo andare lo sforzo di programmare la nostra prossima risposta o domanda. Apriamo i sensi, ascoltiamo profondamente, lasciandoci toccare dall’altro e consentendo alla vitalitá dell’ignoto di essere la nostra fonte di ispirazione.

Al di lá degli strumenti e delle abilitá comunicative che offre (che sono indubbiamente importanti), il valore di questa pratica risiede nella possibilitá di accedere ai livelli piú profondi delle dinamiche che regolano la comunicazione, imparando a conoscere quelle piú e meno comuni e comprenderne i relativi esiti nello scambio umano. Sostenuti da questa comprensione possiamo scegliere di interagire in modi che creino maggior autenticitá in noi e gli altri. 

” Ho scoperto l’Authentic Relating grazie a Zelda ed è così iniziato un viaggio trasformativo che mi sta portando sempre più in contatto con me stesso. Questa pratica mi permette di comunicare da uno spazio di maggiore lentezza e profondità, onorando i miei bisogni e desideri così come quelli della persona con cui sto parlando.

È uno strumento fantastico per volermi più bene e accogliere anche quelle parti di me che prima tendevo a nascondere: questo mi permette, poi, di fare lo stesso con gli altri. Ogni incontro di AR é una preziosa occasione per scoprirmi ancora di più e osare condividere il mio mondo interiore, sapendo di essere in uno spazio sicuro e accogliente di cui Zelda si prende cura con tanto entusiasmo, dolcezza e sensibilità. Le pratiche che ci propone e la sua guida rendono questi incontri sempre emozionanti per me e ogni volta scopro qualcosa di nuovo.

Sento di avere l’opportunità di esplorare uno spazio interiore e comunicativo infinito e questo mi emoziona tantissimo!

Non vedo l’ora di portare sempre di più l’Authentic Relating nella mia quotidianità e nelle mie relazioni in modo da creare connessioni che nutrano la profondità di cui sento così bisogno.”  – A.L